l D.M. 04/07/2019 (Decreto FER1) ha previsto due diverse modalità di accesso agli incentivi a seconda della potenza dell’impianto e del gruppo di appartenenza:
- Iscrizione ai Registri
Gli impianti di potenza superiore a 1 kW (20 kW per i fotovoltaici) e inferiore a 1 MW che appartengono ai Gruppi A, A-2, B e C devono essere iscritti ai Registri, attraverso i quali è assegnato il contingente di potenza disponibile sulla base di specifici criteri di priorità. - Partecipazione a Procedure d’Asta
Gli impianti di potenza superiore o uguale a 1 MW che appartengono ai Gruppi A, B e C devono partecipare alle Aste, attraverso le quali è assegnato il contingente di potenza disponibile, in funzione del maggior ribasso offerto sul livello incentivate e, a pari ribasso, applicando ulteriori criteri di priorità
Il FER1 ha previsto un contingente complessivo pari ad 8.000 MW dei quali 1.770 MW allocati agli impianti a registro e 6.230 MW riservati alle procedure d’asta. Il FER1 prevede l’accesso agli incentivi mediante 7 procedure successive. Ad oggi sono state completate cinque procedure su sette (v. link graduatorie GSE). La quinta procedura si è conclusa il 02.03.2021, e gli esiti verranno pubblicati a breve.
Il meccanismo prevede che la potenza non assegnata in una data procedura venga allocata alla successiva. In questo modo fino allo scadere dell’ultima procedura (31.10.2021) sarà sempre, in via teorica, possibile assegnare l’intero contingente di potenza (8.000MW) messo a disposizione.
ANDAMENTO DELLA POTENZA INCENTIVATA:
Come si può evincere dal grafico nelle prime cinque procedure a fronte di una disponibilità in termini di potenza pari a ca. 4.470 MW, sono stati assegnati 2300 MW corrispondente a solo ca. il 52% della potenza complessivamente messa a disposizione. Il dato dell’ultima procedura i cui risultati sono appena stati pubblicati dal GSE è ancora più deludenti rispetto alle precedenti. Sono stati infatti assegnati poco meno di 300 MW rispetto ai 500 MW mediamente assegnati nelle precedenti quattro procedure (-40%). Vi è stato in particolare un crollo molto marcato delle assegnazioni in asta pari a ca. 100 MW a fronte di una media di 400 MW nelle precedenti quattro procedure (-75%); crollo che è stato solo parzialmente compensato dalle assegnazioni a registro pari a 200 MW rispetto ad una media fino alla precedente procedura pari a ca. 100 MW (+100%).
L’ANDAMENTO DELLE DIVERSE FONTI (GRUPPI) DI ENERGIA RINNOVABILE
Nel grafico qui di seguito riportato si evidenzia invece la potenza assegnata rispetto alla potenza disponibile relativa a ciascun gruppo identificato dal FER1
Il gruppo che presenta il dato percentualmente peggiore è il Gruppo C relativo al rewamping di impianti idroelettrici, eolici ed a gas che ha registrato una quota di potenza assegnata rispetto alla potenza disponibile pari a meno di un terzo (31%). Non è stato molto apprezzato dagli operatori neanche il Gruppo A2 relativo al fotovoltaico installato in sostituzione di coperture contenenti amianto. Riteniamo che l’insuccesso della categoria A/2 sia da ricondursi in particolare all’esiguità del premio riconosciuto rispetto agli altri impianti “a registro”, pari a soli 12 Euro/MWh calcolato sull’energia prodotta; importo giudicato come non sufficiente per l’ammortamento dei maggiori costi di rimozione e smaltimento dell’amianto.
Buona parte dell’insuccesso registrato a livello complessivo, prendendo in considerazione la potenza in termini assoluti messa a disposizione ma non assegnata, è però da ascriversi in più larga misura alla categoria A (fotovoltaico ed eolico) in particolare per quanto riguarda il meccanismo delle aste come meglio evidenziato nel prossimo paragrafo, che hanno registrato una quota di potenza assegnata rispetto alla potenza disponibile pari al 56%
LA POTENZA ASSEGNATA PER GRUPPI E MODALITA’ DI ACCESSO AGLI INCENTIVI
Si riportano nel grafico i dati relativi alla potenza complessivamente assegnata nelle prime 5 procedure del FER1 suddivisi per gruppo di appartenenza e per tipologia (asta al ribasso e iscrizione al registro).
Osservando i dati a livello aggregato notiamo come ca. il 60% della potenza complessivamente assegnata riguarda progetti di installazioni di impianti eolici. Si tratta in particolare di impianti eolici che hanno partecipato al meccanismo delle aste al ribasso a cui sono stati assegnati 1.420 MW (potenza media del singolo impianto pari a 21,5 MW).
Il fotovoltaico (congiuntamente i gruppi A ed A2) contribuisce invece solo per ca. il 23,5% rispetto al totale con una potenza complessivamente assegnata pari a ca. 540 MW di cui:
- 170 MW relativi al meccanismo delle aste, con un numero di progetti pari a 15 (11,5 MW di potenza media per singolo progetto)
- 370 MW relativi agli impianti a registro equamente divisi tra la categoria A2 (ca. 184 MW) e la categoria A (ca. 186 MW)
Emerge quindi una scarsità di potenza assegnata soprattutto per quanto riguarda il fotovoltaico: le ragioni di tale insuccesso sono da individuarsi principalmente nella scelta di escludere dall’accesso agli incentivi gli impianti da realizzarsi su terreni agricoli, la difficoltà nell’individuare aree idonee, non agricole, considerando la moltitudine di vincoli delle più variegate fattispecie presenti un po’ ovunque, e soprattutto l’inefficienza autorizzativa per gli impianti che auspichiamo possa essere superata con il nuovo decreto semplificazioni approvato dal Governo.
Elaborazioni Heron Advisory | 31 maggio 2021